I puristi della fotografia analogica considerano la scansione dei negativi quasi inutile, ma per me è una fase importante per utilizzare al meglio le foto scattate su pellicola. La stampa, ovviamente, è la parte più rilassante e creativa del processo. In camera oscura mi sento risucchiato in un buco nero temporale: le ore volano via come nella scena del pianeta Miller in “Interstellar”, dove pochi minuti equivalgono a giorni sulla Terra. È un'esperienza magica!
Nonostante tutto, la scansione resta un passaggio fondamentale quando sviluppo i miei rullini in bianco e nero o ricevo quelli a colori dal laboratorio. Questo mi permette di vedere subito le mie foto e di scegliere con calma quelle che voglio stampare. Anche se non è la parte più divertente del processo, è essenziale per godere appieno delle mie creazioni analogiche.
Prima di condividere con te la mia attrezzatura (sia hardware che software), vorrei fare una panoramica sui tipi di scanner disponibili specifici per le pellicole. Iniziamo con una domanda comune: posso utilizzare qualsiasi scanner per digitalizzare le diapositive o le pellicole che ho a casa? La risposta è no, non tutti gli scanner possono essere usati per digitalizzare i negativi. Ecco perché: quando si scansiona un'immagine di 24x36mm (nel caso di pellicola 35mm), non basta avere uno scanner con alta risoluzione. Sono necessari sensori dedicati e una buona illuminazione sia frontale che retroilluminata per ottenere risultati di qualità.
Gli scanner piani sono i più versatili. Rispetto agli scanner dedicati, possono digitalizzare diversi formati di pellicola, oltre a fotografie e documenti. Il loro principale svantaggio è la maggiore dimensione rispetto agli scanner dedicati. Alcuni sostengono anche che la qualità delle scansioni sia leggermente inferiore, ma se ti piace fotografare con diversi formati di pellicola, uno scanner piano è la scelta ottimale. Con un flatbed scanner, infatti, potrai scansionare negativi 35mm (sia colore che bianco e nero), diapositive, negativi medio formato 120/220, ecc...
Ecco i due migliori scanner di questa categoria:
Questa categoria include principalmente scanner dedicati alla scansione dei negativi 35 mm, comprese le diapositive. Il grande vantaggio di questi scanner è la qualità delle scansioni, poiché riescono a rilevare molti più dettagli rispetto agli scanner piani. Un altro notevole vantaggio è che, almeno per i modelli Plustek indicati sotto, il software di scansione come SilverFast è incluso nel prezzo (al momento della stesura dell’articolo la versione base costa 49 €). Tuttavia, la qualità superiore si paga con tempi di scansione più lunghi e il limite di poter scansionare solo pellicole 35 mm, diapositive incluse.
Un metodo molto diffuso per digitalizzare le pellicole è utilizzare una fotocamera DSLR o Mirrorless con un pannello LED retroilluminato. Questo metodo può essere economico se hai già un supporto (come un cavalletto) e un obiettivo macro con un rapporto di ingrandimento di 1:1 (anche un obiettivo con rapporto 1:2 può andare bene, ma richiede più lavoro in post-produzione). La qualità del file prodotto dipende dall'obiettivo, dal sensore della fotocamera e dal pannello retroilluminato. Anche se con la fotocamera puoi creare file RAW, questo non è un vantaggio determinante, perché i software di scansione che vedremo dopo permettono comunque di creare facilmente file RAW DNG di alta qualità.
I laboratori di sviluppo e stampa utilizzano solitamente scanner specializzati, che variano per la qualità delle scansioni prodotte. I più comuni sono il Fujifilm Frontier SP3000 e i Noritsu delle serie LS e HS. La principale differenza tra questi scanner sta nella gestione dei toni del magenta, che vengono interpretati in modo diverso. La scelta tra i due è completamente soggettiva.
Si dice che il Noritsu sia ideale per la scansione di pellicole in bianco e nero e per ottenere scansioni di dimensioni maggiori.
Se decidi di affidarti a un laboratorio, cerca innanzitutto uno con cui la comunicazione sia facile. In questo modo, potrai ricevere consigli personalizzati in base al risultato che desideri ottenere.
Dopo aver spiegato la differenza tra i vari scanner, è il momento di parlarti dei software dedicati alla scansione e alla post-produzione dei negativi digitali. Il prodotto della scansione ha inevitabilmente bisogno di alcune correzioni prima di poter essere salvato in jpg. Ad esempio, potrebbe essere necessario correggere il bilanciamento del bianco per i negativi a colori o semplicemente raddrizzare una foto storta.
VueScan e SilverFast sono i software più diffusi nella community della fotografia analogica. Le differenze tra i due sono minime:
La vera differenza sta nell'approccio commerciale:
Per contro, come già detto, SilverFast è compreso nel prezzo nel caso di acquisto di scanner Plustek.
Non entrerò nei dettagli delle differenze tra i due software, lascio a te l'approfondimento. L'unica cosa che posso dire è che questi software, a differenza di quelli gratuiti, sono progettati per scansioni di alta qualità, quindi valuta attentamente il loro acquisto.
Negative Lab Pro (NLP) non è un software stand-alone, ma un plug-in per Lightroom. Questo strumento permette di convertire (da negativo a positivo) le scansioni e applicare le prime correzioni di post-produzione alle foto, rendendo più semplice lavorare sui file come fossero normali fotografie. Tra le sue funzioni, permette di emulare le scansioni effettuate dai Fujifilm Frontier e Noritsu.
Il vero vantaggio di Negative Lab Pro è la consistenza nelle conversioni. La funzione “Roll Analysis” consente al software di fare conversioni basate sull'intero contesto delle foto, non solo sul singolo fotogramma. Ad esempio, in uno shooting dove la luce è simile in tutti gli scatti, un approccio basato sul singolo fotogramma potrebbe dare risultati incoerenti. La “Roll Analysis” invece analizza l'intero rullino e crea un profilo colore più fedele alle caratteristiche della pellicola.
Un aspetto complicato nella lavorazione dei negativi a colori è il bilanciamento del bianco e la correzione dei colori. NLP gestisce molto bene queste operazioni nella maggior parte dei casi.
Per chi ama tenere traccia di tutte le informazioni, troverà molto particolare la possibilità di gestire vari metadati delle foto, come la pellicola utilizzata, gli ISO nominali, gli ISO al momento dello scatto e informazioni sullo sviluppo.
La mia attrezzatura include uno scanner Epson Perfection V600 con il software VueScan e Negative Lab Pro.
Uso entrambi i software sia sul mio vecchio MacBook Pro 2011 (in dismissione) che sul nuovo HP ZBook. Lightroom è aggiornato all'ultima versione grazie all'abbonamento al piano fotografia del Creative Cloud di Adobe.
Di solito sviluppo e scansiono autonomamente le pellicole in bianco e nero. Per le pellicole a colori e le diapositive, preferisco affidarmi ai laboratori professionali, perché gestire la temperatura degli acidi durante lo sviluppo colore è troppo complicato, e nonostante i miei tentativi, continuo ad ottenere fastidiose dominanti di colore. Tuttavia, mi occupo personalmente della scansione, dato che ho acquisito una buona esperienza. Questo mi permette di risparmiare fino a 3 euro per rullino, il che è utile data la continua crescita dei prezzi nel mondo analogico, e ottenere scansioni di alta qualità.
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